DIVIETO DI USO IMPIANTI RISCALDAMENTO A BIOMASSE: cerchiamo di fare chiarezza!
Art. 26, Piano Aria Integrato Regionale Emilia Romagna (PAIR 2020) recita:
“A decorrere dal 1 ottobre 2015 (prorogato al 1 ottobre prossimo), nelle unità immobiliari dotate di sistema multicombustibile ubicate nei Comuni la cui quota altimetrica è inferiore ai 300 m, dal 1 ottobre al 31 marzo di ogni anno, è vietato l’uso di combustibili solidi per riscaldamento domestico negli impianti con efficienza energetica inferiore al 75% e nei focolari aperti o che possono funzionare aperti. “
Considerazioni:
– Innazi tutto, sono esclusi dal divieto quei cittadini utenti che hanno un solo combustibile per riscalmento nella propria abitazione, legna o pellet che sia, e NON utilizzano per il riscaldamento altri combustibili;
– Chi invece fa integrazione termica, classico caminetto in nicchia o stufa ad integrazione dell’impianto termico a gas metano, dovrà dimostrare il rispetto del rendimento del proprio caminetto o stufa, superiore al 75% da scheda tecnica o dichiarazione di conformità.
Ovviamente sono “out” da subito tutti i caminetti “a bocca aperta” (..”o che possono funzionare aperti” affermazione sinceramente non chiarissima), ma anche tra quelli con inserto in nicchia in vetro (che “teoricamente” …potrebbero funzionale anche aperti..), non è scontato ottenere rendimenti così alti (soprattutto in quelli meno recenti) e, comunque, non è agevole avere il dato di rendimento “certificato dal produttore”.
Sembra, quindi, che si vada verso una contingenzione e limitazione delle biomasse combustibili (prima legna e poi pellet), dopo che la legislazione tecnica e fiscale sul risparmio enegetico ne aveva addirittura incetivato l’utilizzo, a causa delle emissioni di particolato in atmosfera che vengono rilasciate dalla combustione.
Sicuramente le stufe a pellet ad alto rendimento avranno vita più lunga, per la natura del combustibile (più facilmente certificabile) e per i rendimenti molto alti e anch’essi più facilmente verificabili, quindi, seguiremo gli sviluppi.